Abbiamo fatto una chiacchierata con Sandro, 36 anni in FBR. Tanti sono gli spunti di riflessioni ed è interessante notare quanto il legame tra FBR e la sua famiglia sia profondo. Buona lettura!
Buongiorno Sandro, qual è il suo ruolo all’interno dell’azienda, di cosa si occupa?
Sono responsabile di produzione e capo officina. Lavoro in coppia con mio fratello. Io curo prevalentemente la parte tecnica, lui si occupa più di programmazione. Insieme seguiamo la produzione. Io sono qui dall’86, mio fratello dall’80. Sono 36 anni che lavoro qui, mio fratello invece da 42. Mio nipote invece, il figlio di mio fratello, lavora con noi da 7 anni..
E in questi suoi 36 anni com’è cambiato il suo lavoro?
Innanzitutto, l’azienda si è ingrandita tanto e il lavoro è estremamente cambiato. In primis a livello tecnologico ed è sempre in miglioramento con macchine sempre più speciali. È una soddisfazione vedere la crescita e il miglioramento dell’azienda col passare degli anni.
Quindi lei cura l’approvvigionamento dei pezzi all’interno del magazzino?
Non proprio: le nostre colleghe, Francesca e Isabella seguono l’approvvigionamento dei materiali presso i fornitori e i terzisti e si occupano del caricamento degli ordini di produzione, mentre io e mio fratello organizziamo tutta la produzione nelle fasi del prelievo del materiale a magazzino, assemblaggio, collaudo e imballaggio. L’ordine di esecuzione è deciso nella riunione periodica di programmazione delle spedizioni.
Pianificate quindi il flusso di lavoro rispetto agli ordini.
Esatto. Inoltre, lavoro a stretto contatto con l’ufficio tecnico in quanto seguo la componente tecnica del bruciatore, in particolare la parte elettrica e i collaudi.
Qual è un pregio di lavorare con le donne? In cosa sono migliori? O non c’è nessuna differenza?
Per trent’anni ho lavorato con il mio ex collega Luciano, che loro hanno sostituito. Con lui mi trovavo bene così come mi trovo bene con loro. Quando si lavora nello stesso ufficio è importante fare squadra, mettere a disposizione la propria competenza e professionalità fa bene all’azienda.
In azienda c’è un reparto che è specializzato nella produzione dei bruciatori più piccoli appena si entra nella sala principale.
Sì, all’interno del reparto si trovano l’ufficio di produzione e del magazzino spedizioni.
C’è quindi, a livello di azienda, una parte che si dedica ai bruciatori più piccoli e una invece a quelli industriali? Che differenza c’è tra i due reparti?
Esistono due reparti, uno si occupa della produzione medio-piccola, l’altro della produzione industriale ed è compresa la produzione dei gruppi valvole rampe gas. Il primo produce bruciatori in grandi quantità, prevalentemente di serie. Il secondo produce macchine di grande potenza e speciali.
I due prodotti richiedono attenzioni diverse a livello produttivo?
Sono completamente diversi. I bruciatori piccoli vengono prodotti su una catena di
montaggio che impiega, a seconda del modello, da quattro a sei operatori: due-tre assemblano, uno collauda e uno-due imballano. I bruciatori di medie dimensioni hanno una linea di assemblaggio con più operatori che contemporaneamente costruiscono più modelli diversi tra loro. I bruciatori di grande potenza hanno dimensioni importanti e quindi richiedono l’impiego di più operatori nella stessa macchina ed essendo più sofisticati necessitano di maggiore attenzione.
Quindi i piccoli vengono prodotti in serie mentre quelli industriali no?
Sì, per quelli industriali c’è un lavoro più manuale, artigianale, quasi sartoriale poiché sono più complicati e variano da cliente a cliente.
E sono prodotti tecnologicamente diversi? O si può dire che la tecnologia è equiparabile?
Sono assolutamente diversi: quelli industriali sono più complessi, più tecnologici.
In questo momento storico ci sono state difficoltà di fornitura di materie prime?
Anche noi, come le altre aziende del settore abbiamo avuto problemi su più livelli di componenti. I tempi di fornitura si sono allungati.
Avete adottato delle nuove strategie per adattarvi a questo contesto storico?
Siamo ricorsi a fornitori alternativi garantendo sempre la medesima qualità del prodotto,
rispettando il più possibile i tempi di consegna. Io stesso mi occupo della ricerca di nuovi fornitori.
E come funziona? Come si va alla ricerca di nuovi fornitori?
Internet è molto utile ed è molto efficace anche il passaparola da parte di fornitori di altri componenti. Ovviamente non è possibile farlo per le apparecchiature di controllo del bruciatore ma su componenti comuni, come ad esempio le parti meccaniche o elettriche.
Quali sono i requisiti più importanti nella selezione di nuovi fornitori?
Qualità, serietà e servizio sono i requisiti principali che cerchiamo nei nuovi fornitori.
Sono cambiati anche i clienti?
Sì, certo. Trentasei anni fa, quando sono arrivato io, avevamo solamente clienti italiani e solo due Paesi esteri, la Corea e la Grecia. Oggi esportiamo in oltre ottanta Paesi del mondo.
Cosa ha fatto cambiare marcia all’azienda?
Investire sui prodotti e sulla tecnologia: non ci siamo fermati alla produzione di bruciatori di serie come quarant’anni fa, l’azienda ha investito ed investe tuttora in prodotti sempre nuovi e tecnologici.
Quale sarà secondo lei la leva per il futuro, su cui si baserà il domani dell’azienda?
Continuare con il prodotto tecnologico ed evolversi verso l’idrogeno. Ci stiamo già lavorando perché è intenzione dell’azienda procedere con il completamento della gamma.
Qual è un messaggio importante da mandare a chi ci segue? O un argomento importante da toccare?
Siamo un’azienda di medie dimensioni ma i nostri prodotti si distinguono per l’alta tecnologia e qualità e rigorosamente Made in Italy.
Via V. Veneto, 152
37050 Angiari (Verona — Italy)
T. +39 0442 97000
fbr@fbr.it
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