FBR Bruciatori

Sono Isabella, ho 29 anni e mi sono laureata ad Aprile 2020 in Ingegneria Gestionale (Magistrale inclusa).

L’impostazione del corso di studi a Vicenza, parte dell’ateneo di Padova, è molto orientato alle esigenze delle realtà del territorio: perfetto quindi per il settore metalmeccanico, molto diffuso in Veneto. È stato poi naturale fare domanda per il tirocinio presso FBR, realtà molto vicina a casa mia; sono di Angiari e già conoscevo FBR, anche per l’ottima reputazione di cui gode.

L’esperienza è stata molto positiva tant’è che, al termine dei 6 mesi di tirocinio, ho accettato la proposta di rimanere e sono stata assunta a tempo indeterminato. Esattamente 1 anno fa, il 1 Aprile 2021.

Di cosa ti occupi in FBR?

Pianificazione e programmazione della produzione ovvero l’inserimento nel nostro gestionale degli ordini di produzione, per commessa o per programmazione interna in linea con le esigenze aziendali. Da qui dipendono le forniture e gli acquisti dei componenti, dei semilavorati, delle lavorazioni esterne e i materiali a magazzino necessari per la realizzazione dei prodotti. Il tutto, ovviamente, tenendo in massima considerazione il rispetto dei tempi concordati con il cliente finale; non è facile in questo periodo a causa dei noti problemi nella catena di fornitura, ma per noi assolutamente prioritario. Quindi sollecitare i fornitori e mantenere buone relazioni con loro è una parte importante della mia occupazione.

Infine mi occupo anche dell’organizzazione dei ritiri del materiale dai nostri fornitori, avendo sempre come obiettivo l’ottimizzazione del tempo e dello spazio, nel nostro mezzo di trasporto, e di conseguenza la riduzione dei costi.

Cambiando argomento, toglimi una curiosità: cosa vuol dire essere donna in un’azienda di questo tipo?

Di solito ci si aspetta che l’ingegnere sia una figura maschile e magari, in certi ambienti, essere donna credo possa essere penalizzante. Sinceramente nella mia esperienza personale, non ho visto questa differenza. Considera che in FBR nel nostro ufficio e reparto, a parte la mia collega Francesca, ci sono solo uomini, ma c’è la giusta armonia. Siamo in costante dialogo con l’officina, con i responsabili e gli operai, e il confronto è sempre stato molto rispettoso, proficuo e costruttivo.

Hai un aneddoto o un episodio che ricordi con particolare piacere del tuo lavoro?

In questo momento mi trovi un po’ impreparata, però la cosa che posso dirti è che fin dal primo giorno in cui sono entrata a far parte del Team FBR, nonostante fossi appena uscita dall’Università e avessi pochissima esperienza, è stata una bellissima sorpresa riscontrare la massima fiducia che è stata riposta nei miei confronti, dalla dirigenza fino a tutti i miei colleghi di reparto e non. E man mano che si andava avanti, vedevo che riuscivo ad integrarmi sempre più con i miei colleghi di lavoro. Per me questo è stato fondamentale e mi ha convinto ad accettare l’offerta di continuare in FBR.

Quali migliorie vorresti portare in FBR?

Con il tempo mi piacerebbe entrare ancor più nel vivo del ruolo che ricopro e contribuire ad applicare anche tecniche avanzate, trasmesse anche all’Università e che ho intercettato in esperienze pregresse: tra tutte, mi piacerebbe molto applicare i concetti della Lean.

Ovvero?

E' una filosofia, un metodo di gestione che mira a snellire i processi con l’obiettivo di abbattere gli sprechi e creare valore. C’è una parola giapponese che è la base filosofica della lean production che è “kaizen”, ovvero il cambiamento verso il bene, cioè piccolissime azioni di miglioramento che, se fatte costantemente, possono portare a grandi risultati a lungo termine e soprattutto con investimenti molto bassi. Ecco mi piacerebbe approfondire questa tematica in FBR! Riduzione degli sprechi, lo studio della movimentazione del materiale e delle persone, l’efficientamento dei tempi… tanti sono gli ambiti di intervento della Lean!