FBR Bruciatori

Perché il progetto con OCP è stato speciale?
Per il forte livello di customizzazione che ha richiesto, le condizioni particolari imposte dalle necessità del cliente.
Servivano dei bruciatori di potenza, normalmente sono da 11 megawatt, OCP necessitava di 12 megavatt, sia ad olio combustibile che gas naturali, modulati e con una forte stabilità.
Bisognava allestire dei forni rotativi per l’asciugatura dei fosfati, che lavorano quindi in forte depressione, da qui le grandi necessità di stabilità, ben oltre lo standard e tutto il resto.
La sfida ulteriore, i fosfati necessitano di combustione pulita, quindi senza emissioni di fumo. Insomma non è stato semplice.

Dalla richiesta alla messa in opera quanto è passato?
Nel caso di OCP, c’era bisogno di componenti nuovi e mai progettati, quindi un gran lavoro “su carta”, di progettazione.
Prima del prodotto finito serviva un’idea per modificare il prodotto standard e adattarlo all’esigenza del progetto per poi finire le ottimizzazioni.
Si tratta di prodotti super customizzati, che una volta passata la fase di progettazione hanno richiesto circa 20 giorni lavorativi per la realizzazione.
Tempistiche che per gli standard FBR sono molto lunghe.

Quindi si parte sempre da un prodotto in catalogo da customizzare?
In questo caso sì, ma succede anche di partire da zero. Ad esempio, con OCP siamo partiti da un KN1000. Per rispondere alle esigenze del cliente, l’abbiamo modificato così tanto che, a lavoro concluso, abbiamo ripreso il mano il progetto originale del KN1000 per un upgrade migliorativo. Siamo pur sempre il laboratorio di ricerca e sviluppo, il nostro lavoro è anche questo!

Avete seguito l’installazione in loco?
Sì 4-5 viaggi tra installazione, avviamento, migliorie e formazione del personale.

Quindi avete fatto anche la formazione?
Sì durante l’avviamento è stato fondamentale formare il personale OCP.

E con la lingua?
Un po’ di italiano, un po’ di francese e un po’ di spagnolo e alla fine ci si capisce
sempre!

Si può dire che il problem solving è una prerogativa di FBR?
Noi nel settore siamo conosciuti e apprezzati per la progettazione dei prodotti custom. Questo non significa che siamo gli unici a produrre custom, però credo di poter dire che siamo un’eccellenza nella cura sartoriale delle esigenze del cliente e nella realizzazione del prodotto.

È anche questo un valore distintivo del Made in Italy?
Credo di sì, perché sappiamo piegarci e adattarci in modo costruttivo e propositivo, riusciamo a capire quando mettere da parte l’orgoglio e scartare un’idea in favore di una soluzione migliore.
Ma il vero segreto di FBR è la dedizione profuso dal personale a tutti i livelli grazie anche ad un forte senso di appartenenza.